In
fondo, l’emozione del matrimonio è così bella che è difficile da
descrivere e da vivere pienamente in maniera spontanea anche dagli
sposini: considerando, infatti, i tanti invitati, i parenti e i
consigli del fotografo che vi accompagnerà, sarà facile che la
vostra cerimonia possa trasformarsi in un sterile servizio
fotografico.
L’unico
modo che potrebbe assicurare la possibilità di vivere questo evento
fino in fondo è farsi consigliare e aiutare da una persona
affidabile, un fotografo accreditato che possa seguirvi in quei
momenti, un professionista talmente bravo da rendersi esterno
all’ambiente circostante, servendosi anche del wedding reportage e
così riuscendo a trasformarsi in un elemento estraneo a tutta la
situazione e, in questo modo, a riprendere tutta la spontaneità del
momento, godendo perché no, anche di momenti inaspettati ed
immortalandoli con il solo ausilio di un click.
Il
problema è, però, reperire un fotografo che abbia le
caratteristiche da noi ricercate: trovare, infatti, un professionista
che abbia in sé esperienza, bravura e dotato di un certo occhio per
catturare momenti salienti della cerimonia, creando così una vera
story-board non è di certo facile, tenendo anche conto di un prezzo
ragionevole ed equiparato alla grande qualità della sua arte…
Andrea di Cienzo photography può sicuramente essere una risposta concreta alla vostra ricerca.
Perfetto
per i nostalgici dei book tradizionali, realizzati con materiali di
grande manifattura e rigorosamente italiani, Andrea di Cienzo
photography si rivela un’ ottima scelta anche per coloro che ha il
desiderio di distinguersi e festeggiare il proprio matrimonio in
maniera stravagante e anticonformista attraverso una grande offerta
di servizi wedding giunti direttamente dagli Usa come il marryokes,
il photobooth e le riprese con i droni… esperienze fantastiche che
valgono la pena di essere provate!
Se
desiderate altre informazioni riguardo questo wedding reporter,
potrete avere tante altre informazioni e vedere anche l’opera del
suo lavoro sul suo blog:www.andreadicienzo.it/blog.